
Giugno è stato un mese relativamente tranquillo, o almeno così ci hanno fatto credere. Con molta fatica, e camuffandola da magnanima concessione elargita al popolino, il 21 Giugno è caduta una delle tante assurde restrizioni cui eravamo stati obbligati: il coprifuoco. Evidentemente il temibile morbo, in quella precisa data, aveva fatto sapere a lorsignori che avrebbe attenuato la sua letalità. Forse il governo era stato edotto sul fatto che, allo scoccare della mezzanotte, il morbo, come una novella Cenerentola, sarebbe rientrato nei ranghi, permettendo a tutti di tornare ad affollare i locali pubblici anche nelle ore più tarde. Forse illuminati Ministri e Statisti (cui concedo, per sommo rispetto, la maiuscola) sanno cose che noi comuni mortali non sappiamo, forse sanno leggere tra le righe di trame per noi, comuni mortali, imperscrutabili. Non lo sapremo mai, noi siamo il popolino sacrificabile, noi siamo solo cavie da mandare al macello. Noi siamo solo puntaspilli umani in cui inoculare sieri genici tutt’altro che testati, e sicuri. Noi siamo il popolino che deve fare la fila agli hub vaccinali, noi siamo i neo-kamikaze adornati dal sorriso smagliante e demenzialmente rassegnato di chi sa che sta per immolarsi per la causa. Dobbiamo immolarci per la salute pubblica. Punto e basta. Pena la denigrazione sociale e l’ostracismo da ogni attività che esuli dall’essere svolta all’interno delle mura domestiche. Noi siamo una non-intelligenza comune, di gregge, che si deve piegare all’idea di non avere una propria individualità, noi siamo solo un numero, un codice a barre che si deve conformare all’amorfo e asettico panorama di nostri consimili già ben addomesticati ed educati. Non dobbiamo alzare la voce per dissentire, chi ci dà il diritto di porci domande, per quante queste siano legittime? Dobbiamo solo metterci in fila, ricevere il nostro hachimaki e, come i più nobili figli del Sol Levante, lanciarci contro le navi americane. E’ finito il tempo delle discussioni, dei dubbi, dei dimorfismi di pensiero; ora vige la Legge Unica: il Nuovo Credo Scientocratico, e chi osa dissentire è un reietto, un untore, un delinquente, una persona da marginalizzare. E come non esserne orgogliosi? Migliaia di anni di duro percorso evolutivo massacrati in poco meno di un anno e mezzo. Un bel risultato per i rulli compressori che hanno voluto appiattire ogni forma di dissenso. In fondo, bisogna dargliene atto, se si instaura un pensiero unico, è ovvio che questo sia giusto ed insindacabile. E’ ovvio (stupidi noi a credere il contrario) che la strada che ci hanno imposto di seguire sia quella più corretta; è assolutamente dogmatico che tutto ciò che si sta facendo venga fatto esclusivamente per il nostro bene.

“Non iniziò con le camere a gas. Non iniziò con i forni crematori. […] Iniziò con i politici che dividevano le persone tra “noi” e “loro”. Iniziò con i discorsi di odio e di intolleranza, nelle piazze e attraverso i mezzi di comunicazione. […]”. Primo Levi si riferiva al Nazismo, ma se estrapoliamo la frase dal suo contesto temporale, e la riapplichiamo ai nostri giorni, si scorge quasi una strana forma di parallelismo, quasi che qualcuno abbia preso spunto dalla ridondante ciclicità della storia e si sia lasciato ispirare da essa. D’altronde in meno di un secolo l’Umanità non è progredita un gran che. Si, certo, obbietterete, abbiamo smartphone, smartwatch, smartwork, smartvattelapesca; ma noi, come Umanità siamo sempre meno “smart”. Siamo diventati capre. Capre in monopattino motorizzato, ma comunque capre. O meglio, siamo rimasti capre. Le automobili sono diventate talmente intelligenti da potersi guidare da sole, e noi talmente stupidi da non accorgerci che ci stanno spingendo verso un Reich sanitario senza confini. All’inizio dicevo che Giugno è stato un mese tutto sommato sereno, ma era solo la fase “carota” del concetto “bastone-carota”. E, dato che di fase si parla, ora aspettiamoci il bastone, e le bastonate. Perché, se prima bastava mostrarci il bastone per tenerci in riga, ora gli equilibri si sono spostati; la sola vista del bastone non funziona più da deterrente, è necessario che i nostri ispidi velli caprini vengano lisciati a dovere dai nostri buoni pastori. E’ per il nostro bene! Come possiamo dubitare di tanta bontà? Ieri, per esempio, Repubblica titolava pressappoco così: “Chi non si immunizza deve almeno pagare i danni che provoca” -link-; e gli faceva eco il Fatto Quotidiano : “Green pass, una dose di vaccino per i ristoranti e due per le discoteche (ma tamponi gratis per i prenotati): le idee allo studio del governo” -link-. Voler chiamare regime dittatoriale uno Stato dove i poteri sono allineati e non si autolimitano sarebbe tecnicamente corretto, ma non vorrei mai accusare nessuno di dispotismo, ci mancherebbe ancora; tanto più che ormai anch’io mi sono convinto, e ripongo una cieca fiducia nella narrazione mainstream. Leggendo i due articoli è chiaro che qualcosa sia cambiato, e lo dico con profonda costernazione. Purtroppo la gente si sta rendendo conto che qualcosa non quadra. Questi maledetti no-vax sono un problema; un problema che va risolto, in un modo o nell’altro. Chi si è vaccinato non può passare l’intera sua preziosissima esistenza nel terrore che uno di codesti antivaccinisti lo avvicini; suvvia, questi immondi esseri subumani che disconoscono la reale efficacia del siero miracolifico vanno fermati! Un vaccinato, con una, due, tre dosi non può certo sopportare un’angoscia tanto prevaricante; poco importa se anche dalle stesse case farmaceutiche ci informano che anche lui, il Vaccinato, potrà contagiare ed esser contagiato (comunque, anche a dispetto dei litri di siero genico che gli è stato iniettato sotto pelle). Il Vaccinato è un essere superiore, e in quanto essere superiore, va tutelato. Ed ecco il premio: il Green Pass. Con il loro bel certificato verde (che ricorda molto il concetto ghettizzante imposto da una famosa stella gialla, chissà perché) potranno viaggiare, ballare, muoversi; Loro sono esseri superiori, Loro si sono fidati della Scienza e del Governo, e vanno premiati. Gli altri, quelli brutti, stupidi, sobillatori di cause perse – i no-vax – vanno invece puniti. E magari rinchiusi. I Canadesi, che sono decisamente più all’avanguardia di noi, ci stanno pensando già dall’anno scorso; e stanno anche pensando all’azzeramento dell’identità per queste persone che verranno rinchiuse. Debiti comprati dallo stato, reddito sostituito con un’elemosina che il governo elargirà, spostamenti controllati e limitati -link-. Non vedo l’ora che queste idee arrivino anche da noi, davvero, è ora di finirla con tutto questo dissenso dilagante che infetta il nostro bel Paese.

Nel frattempo, mentre accettiamo gioiosi ogni limitazione che ci viene imposta, il resto dell’ Alto Mondo degli Oligarchi continua a spremersi le meningi per migliorare la nostra condizione, sostenuti da eserciti di prodi debunker pronti a sbugiardare ogni cellula di resistenza al pensiero Unico. Prendiamo, per esempio, quanto si stia prodigando uno dei più grandi filantropi che il Mondo abbia mai visto: Bill Gates. Il caro Bill, non pago di essere il secondo maggior sostenitore dell’ OMS, non si accontenta di voler vaccinare ogni forma di vita presente sul Pianeta, no, certo, sarebbe troppo poco; il suo obbiettivo è ben più elevato. E’ fatto conclamato che, a metà degli anni 2000, si sia prodigato per la realizzazione di quello che si potrebbe definire come un protoesperimento di sterilizzazione di massa. In Kenia, guarda caso servendosi della stessa scusa di una vaccinazione massiva (contro il tetano), le donne in età fertile sono state inoculate con un siero contenente gonadotropina corionica umana (hCG); composto in grado di creare aborti e, come conseguenza di ripetuti richiami, sterilità -link- -link- -link-. Bill, e molti altri del suo calibro, si sono messi in testa che siamo troppi su questo Pianeta, meglio sfoltire un po’ la popolazione; in fondo anche i giardinieri potano i rami quando questi sono troppo rigogliosi; è un’azione necessaria per la salute pubblica del Globo. E’ carità verso gli Inferiori. A dirla tutta questi esperimenti vanno avanti dal 1976, ma, solo nel 2014, i medici cattolici in Kenya sono riusciti ad accusare l’OMS di utilizzare i vaccini contro il tetano come tentativo di sterilizzazione segreta. Nel marzo di quell’anno, tre laboratori indipendenti accreditati a Nairobi hanno trovato l’hCG nei campioni di vaccino dove non avrebbe dovuto esserci. L’ottobre successivo sono state trovate 6 fiale e inviate a sei laboratori indipendenti. L’hCG è stato trovato in metà dei campioni. Test successivi del laboratorio AgriQ Quest di Nairobi, in due serie di analisi, hanno trovato di nuovo l’hCG nelle stesse fiale in cui erano stati trovati in precedenza. I ricercatori dell’Open Access Library Journal hanno concluso: “La nostra opinione è che la campagna ‘anti-tetano’ del Kenya sia stata ragionevolmente messa in discussione dalla Kenya Catholic Doctors Association come fronte per la riduzione della crescita della popolazione”. Poveri illusi, come non accorgersi dell’amore profuso da chi ha deciso di portare avanti queste campagne vaccinali, ciechi come chi, oggi, non comprende che i vaccini anticovid sono carichi della stessa dose di amore e misericordia. E chi non aderisce è giusto che venga perseguitato. Il virus deve esser debellato, deve esser instaurata una nuova normalità; punto e basta. Poi, che in natura viga la legge della “nicchia evolutiva”, o “nicchia ecologica”, poco importa. Questa legge spiega, molto logicamente, che alla scomparsa di una specie dominante -qualunque essa sia: animale, batterica, ecc- segue una sostituzione di una sua specie analoga, capace cioè di occupare quel “posto vacante” lasciato dalla specie scomparsa. In poche parole, la tanto agognata scomparsa del Sars-CoV2 non porterebbe ad altro che alla sua sostituzione con una forma virale ben più aggressiva, capace proprio di colmare quel “vuoto” lasciato dal virus appena debellato. Si noti, per esempio, come negli anni Ottanta del secolo scorso la scomparsa del vaiolo abbia aperto la strada all’affermarsi dell’ HIV, con tutte le nefaste conseguenze che ben si conoscono. La Natura non tollera i “buchi” e cerca sempre di tornare ad un equilibrio stabile, ovviamente servendosi di leggi che noi Umani non possiamo controllare, anche se qualcuno si è messo in testa di poterlo fare.
Dunque, ricapitolando, per adesso abbiamo visto un netto inasprimento dell’atteggiamento contro gli esseri inferiori che osano contestare il Dio Vaccino, una totale sudditanza verso chi ci sta portando verso un regime filo-nazista, plasmato sul concetto dell’esclusione del diverso (in questo caso i non vaccinati), e un azzeramento delle voci contrarie al pensiero dominante. E’ quasi regime, ma non finisce qui: mancano ancora un paio di tasselli; ora tenterò di spiegare quali siano. Il primo è quello della negazione dell’evidenza, tassello che si concretizza nel voler convincere la gente che gli stadi stracolmi, che abbiamo visto agli Europei, avrebbero portato inevitabilmente ad un’ecatombe di proporzioni bibliche. Peccato che siano passate ormai due settimane e dei tanto strombazzati focolai non ce ne sia nemmeno l’ombra. E come postilla a questa negazione della realtà si deve per forza di cose puntualizzare una verità innegabile. Gli incrementi più significativi dei contagi (anche se la virulenza della variante Delta è pari a quella di un raffreddore, e non costituisce un reale problema per la salute) si sono verificati proprio negli Stati dove è stato completato il ciclo vaccinale. In Inghilterra ed in Israele il tasso di vaccinati sfiora il 60%, ma, curiosamente, proprio dove le vaccinazioni sono state maggiori, i contagi sono saliti in maniera rilevante, e preoccupante -a detta proprio dell’OMS-. Ora, assodato che il premio Nobel Luc Montagnier (qui parte del suo intervento -link-) sia solo un pazzo affetto probabilmente da demenza senile, e che altri -pazzi- come lui sostengano che non si debba procedere ad una vaccinazione durante una pandemia, è quantomeno curioso che le millantate varianti spuntino come funghi proprio dove il vaccino è stato più distribuito. Ed è altrettanto curioso che, sebbene queste varianti siano meno aggressive dei ceppi originari, vengano presentate al grande pubblico alla stregua di virus con alto tasso di letalità. E poi, a cosa diamine serve vaccinarsi se poi si è esposti, esattamente come chi non si vuole vaccinare, al fatal morbo? L’impressione è che qualcuno stia gareggiando a chi la spara più grossa, sulla pelle di chi si affida solo alle notizie proposte dal suddetto regime. E ancora, qualche giorno fa i giornali riportavano uno studio che sosteneva che in aereo, per i vaccinati, aumentasse il rischio di trombosi. Bene, grazie dell’avvertimento, ma, tanto per sapere, i piloti -che si dice siano stati tutti vaccinati- sono immuni alle trombosi d’alta quota o evitano di volare quando teorizzano di esserne colpiti? Riprendendo l’idea della riduzione della popolazione mondiale sarebbe un metodo assai rapido per procedere nell’intento! La notizia non è poi stata rilanciata nei giorni seguenti e che, poi, si tratti di verità o menzogna poco importa, visto che tra sparate, smentite e contro-smentite non si capisce più nulla. Il punto è che si ha davvero l’impressione che ormai valga solo più il terrorizzare la gente con notizie sensazionalistiche, con l’unico fine di spingerla a farsi punzecchiare. E’ un po’ come nell’arte marziale greca del Pancrazio, vale tutto, anche le dita negli occhi e colpi sotto la cintola; basta che funzioni come spinta alla vaccinazione.

L’ultimo tassello, tipico dei regimi totalitari, si può riassumere nella vecchia tecnica del “divide et impera”. Il presupposto è che, ormai, un terzo della popolazione italiana difficilmente si presterà alla vaccinazione. Nonostante la stampa nazionale taccia sui molti casi di reazioni avverse, internet e i piccoli giornali locali non sono del tutto allineati alla narrazione ufficiale. Per fortuna qualche voce dissonante si leva dal coro, portando alla luce tutti quei casi che, nei desideri più reconditi dei potenti, dovrebbero passare in sordina, se non esser addirittura del tutto ignorati. Ne consegue che molti hanno avuto a che fare con famigliari, amici e parenti interessati da effetti collaterali più o meno gravi, o ne sono venuti a conoscenza tramite le poche “falle” del sistema. I dati sui vaccinati riportano principalmente che chi ancora si presta a questo suicidio di massa abbia già ricevuto la prima dose, e che, quindi, si presti a ricevere il richiamo. Il numero dei “nuovi” vaccinati, quelli cioè che devono ricevere la prima dose, è invece in crollo verticale; segnale inequivocabile che la grande macchina messa su dal Gen. Figliuolo e dai suoi sgherri inizi a non godere più di ottima salute. A questo punto, esattamente come un animale ferito, il Sistema reagisce con maggior ferocia. E le proposte si sprecano: da un lato c’è chi si prodiga nell’andare a scovare i non vaccinati direttamente a casa, per convincerli (per ora con le buone) a farsi iniettare il siero genico, dall’altro qualcuno prospetta di appuntare una spilla sugli indumenti dei vaccinati, con l’esplicito intento di creare due categorie ben distinte facendo leva sul senso di colpevolezza e di aggregazione. L’idea è quella di avere due schieramenti pronti ad azzannarsi alla giugulare per difendere ognuno il proprio credo. Il potere si sta indebolendo, e tenta di spostare la lotta ad un livello più basso; nel tentativo di salvarsi dall’ira di chi ha preso in giro lascia che siano gli stessi duellanti ad annientarsi. Questo è l’incontrovertibile segnale che si stia verificando un’inversione di tendenza, e che ai piani alti qualcuno stia iniziando a tremare. Una volta si diceva che le bugie hanno le gambe corte, e questa dei vaccini non sembra sfuggire alle statistiche. Il nano armato di siringa che si adopera per salvare il mondo dal Covid sta perdendo di credibilità, purtroppo ora non ci resta che attendere l’ennesima stretta del potere per autolegittimare la sua autorità vacillante. E’ solo una sensazione, ma quanto successo in Germania nel 1939 non sembra più così lontano dal nostro favoloso mondo vaccinato.


Quando vuoi nascondere qualcosa, mettilo in bella vista.
Speriamo che il numero dei risvegliati aumenti, perché è tutto così palese…
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