

“Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò.” (Gen. 1,27). Maschio e femmina li creò: la Genesi non lascia spazio a molte interpretazioni. Poi la società li mischiò, li confuse, li tagliò e ricucì le parti in modo da creare nuovi ibridi, nuovi mostri né carne né pesce, pronti ad immedesimarsi in vite di cui non sarebbero mai stati realmente proprietari. Ma è questo che vuole la società dell’omogenia: un piattume incolore dove le differenze sono da considerarsi aberrazioni, e le (finte) uguaglianze sono la norma. Peccato che queste differenze siano alla base della più grande forma di uguaglianza, quella rappresentata dall’essere tutti figli di Dio, diversità che Dio ha stabilito affinché ognuno, a modo proprio, forte di ciò che lo rende unico, possa tendere al Bene infinito che è il Suo Amore. Il negare che esistano differenze ci renderebbe più simili a fotocopie di un originale sfocato, piuttosto che frazioni infinitesimali della Sapienza divina. No, io non mi sento uguale a un Masai, come, credo, un Masai si senta molto distante da un Finlandese. Differenti culture, differenti ideologie, differenti stili di vita, differenti esigenze, differenti gradi di evoluzione spirituale. Non tutti abbiamo lo stesso cammino, e per fortuna, altrimenti il mondo si potrebbe omologare in una sola categoria standardizzata: se tutti fossimo dottori nessuno penserebbe a coltivare la terra, se tutti fossimo agricoltori nessuno curerebbe i malati. In maniera simile, se tutti fossimo uomini, o se tutti fossimo donne, la Specie umana non potrebbe progredire. Ma il nostro presente ha creato scappatoie per chi non si trova a proprio agio nel suo corpo; la Scienza Illuminata e Progressista ci fornisce la possibilità di poter mutare sesso a nostro piacimento, stravolgendo la natura stessa di cosa siamo, e della ragione per la quale siamo venuti al mondo. E i rischi sono evidenti: le due foto a inizio pagina si riferiscono ad uno dei più mirabili prodigi di questo minestrone pansessuale cui tutti saremo presto rieducati. La gentil donzella che sorride (non quella con il cranio spaccato e il volto coperto di sangue) è un campione perfetto di questi “mirabili prodigi”. Fallon Fox, la donzella sorridente, è nato nel 1975, uomo; ma da qualche anno combatte nella divisione femminile dell’MMA (mixed martial art). Lui si sente una lei, e si sente in diritto di combattere contro altre “lei”, vere, originali dalla nascita. E si sente anche in diritto di massacrarle. La sua struttura fisica è quella di un uomo, i suoi fasci muscolari sono quelli di un uomo, la sua forza è quella di un uomo; ma lui, poverino, si sente donna, si agghinda come una donna, e pesta le donne di cui invidia la naturale condizione. Il caro Fallon ha spaccato il cranio ad un’avversaria, mentre ad un’altra ha stroncato la carriera, in appena trentanove (39!) secondi di incontro palesemente impari. Ma lui è donna a tutti gli effetti, che colpa ne ha se è nato uomo? Beh, forse il modo migliore per affermare la sua sessualità distorta non era pestare a sangue due atlete; ma, suvvia, gli possiamo perdonare questi due pestaggi legalizzati, lui è un atleta coraggioso! Talmente pieno di coraggio che combatte contro chi è la metà di lui, e, ovviamente stravince. Con il plauso dei Liberals democratici, s’intente. Il giornale Post Millenial ha entusiasticamente commentato: “ Fox, un atleta maschio transgender, ha distrutto Erika Newsome in un combattimento MMA a Coral Gables in Florida, durante il quale ha assestato un colpo alla testa di Newsome con il ginocchio mentre la teneva ferma con le mani, lasciandola priva di sensi” -link-. Anche se sembra ovvio che qualcosa non quadri il mondo applaude il coraggio di un uomo che, legittimato dalla società, massacra due donne, due lottatrici che si sono allenate, preparate, e sono scese (loro sì!) coraggiosamente sul ring per affrontare quest’orango pansessuale. Un canone di etica cristallina, non c’è che dire. Accomunare uomini e donne come esseri con i medesimi doveri e diritti è sacrosanto, ma non si possono certo confondere i diritti legittimi di ogni essere umano con i capricci di chi non si sente a proprio agio nel suo corpo: si creano delle pericolose disparità artificiali, del tutto avulse da quelle differenze che sono alla base dei due sessi. E si creano dei privilegi unilaterali, tutti a vantaggio del sesso maschile ovviamente, soprattutto in sport come l’MMA. Ma su questi argomenti gli LGBT e le Femministe di grido tacciono, come tacciono sui soprusi delle spose bambine dell’Islam; si vede che non fanno abbastanza notizia, o, forse, non restituiscono un consistente tornaconto economico e mediatico. Eppure un uomo che pesta a sangue una donna, o una bambina costretta a sposarsi a dodici anni (quando va bene) dovrebbero suscitare l’immediata reazione di ogni persona di buon senso, uomo o donna che sia. Qualche tempo fa avevo parlato di tolleranza, e di quanto questa sia pericolosa, se mal interpretata e mal applicata: ecco qui i rischi, fotografati ed impacchettati per i babbioni del Mainstream. In Italia la situazione non è molto differente: dopo la Boldrini, e il suo iper-femminismo da cortile, ora, con il decreto Zan, si cerca di dare l’ennesima spallata ad un sistema già di per sé stesso precario. La scusa è quella dell’uguaglianza a tutti i costi, il fine è quello di rendere i bambini, e gli adolescenti, carne da pedofili. Meglio non girarci tanto intorno: più si educano i bambini a legittimare la sessualità in tenera età, più si legittimano i comportamenti scabrosi degli adulti che andranno a votare le leggi per il loro sfruttamento. Ognuno è libero di gestire a proprio piacimento il suo corpo, certo, ma il non metter dei paletti a questa affermazione significa che tutto è permesso, e che tutto è concesso, e tollerato, se non addirittura incentivato. Tanto poi, quando quei bambini, distrutti a livello spirituale, cresceranno, esisterà l’ennesima legge pensata apposta per “raddrizzare” i loro istinti (ormai irrimediabilmente compromessi), che gli permetterà di mutar sesso, e magari, perché no, di sposarsi con una mucca. Questo è il futuro: il futuro del pan-tuttismo, del pan- sessualismo, del pan-fai tutto ciò che vuoi.
Fino a pochi anni or sono esisteva una religione, di cui ora non restano che poche tracce sbiadite, una serie di Comandamenti che avrebbero dovuto mantenerci saldi al sentiero corretto, ma sono state sapientemente delegittimate fino a farle apparire come obsoleti precetti dai quali è meglio guardarsi; pena la non accettazione in società. La cosa peggiore è che questa deriva è stata avvallata anche da molti religiosi, che hanno saputo appropriarsene per demolire i pilastri del Cattolicesimo, e per apparire più accattivanti agli occhi dell’opinione pubblica. Peccato che la Chiesa non deve “piacere”; deve fare la cosa giusta! Anche, e, soprattutto, se non piace alle masse immerse nella lascivia. Dovrebbe mantenere una posizione granitica su certi concetti, non certo lasciarsi corrompere dalle seduzione del re del mondo. Ma, per come si son messe le cose, ormai è tutto un minestrone dove ribollono i temi più disparati, tutti confusi ed omogenei. El Gaucho ormai si è gettato anima e corpo nei piani del Grande Reset, prova ne è il penoso intervento al Summit sul clima: «La pandemia del Covid ci ha insegnato questa interdipendenza, questo condividere il pianeta. Ed entrambe le catastrofi globali, il Covid e il clima, dimostrano che non abbiamo più tempo per aspettare. Che il tempo ci incalza e che, come il Covid-19 ci ha insegnato, sì abbiamo i mezzi per affrontare la sfida» . ‘A Francè, mai che ti scappi una volta di parlare di Cristo, di Confessione, dei peccati dell’Uomo che portano a questa situazione! Ottimo lavoro di lecchinaggio, non c’è che dire. Ottimo davvero: un perfetto esempio di gretatunberismo! Ormai è chiaro dove voglia andare a parare, quello che è meno chiaro è come milioni di fedeli, o pseudo tali, non si sia ancora accorto della gigantesca presa in giro cui li sta obbligando a credere. Il suo esser sempre più vicino ai “fratelli protestanti” è ogni giorno più palese, come il concetto di religione unica cui cerca di abituarci. Dal 2017, tanto per dirne una, a Torino e dintorni, si organizzano le famigerate “messe ecumeniche”; celebrazioni aperte a protestanti, valdesi, anglicani, luterani, e chi più ne ha più ne metta -link- -link- ; “messe” celebrate un po’ qua e un po’ la, un po’ con questo rito e un po’ con quest’altro, tanto per far tutti contenti e distribuire la Comunione anche a chi non ha il diritto di riceverla. Ovviamente Frankie approva e sorride pensando a quest’immensa marea di anime che vanno via via perdendosi. E’ il suo scopo, più le allontana da Dio, più i suoi padroni sono contenti, più il demonio trionfa. Ormai il piano di confondere il covid con il deperimento climatico è perfettamente riuscito, e manca poco al momento in cui si instaurerà una religione unica dove tutte le credenze dovranno necessariamente confluire; sminuendo e cancellando ovviamente solo i principi Cattolici, gli unici che andrebbero davvero preservati. Se tutto proseguirà secondo questo ruolo di marcia, a breve, avremo intere comunità che pregheranno un dio inesistente, e si consegneranno volontariamente all’antagonista. D’altronde non c’è da stupirsi: le prove generali sono andate a buon fine, e il debutto in scena non potrà che esser trionfale. L’Elite mondiale ha dimostrato che si può privare il popolo della libertà, lo si può rinchiudere in mefistofelici balletti di zone rosso-gialle-arancioni, gli si può negare il diritto allo sport, gli si può negare perfino il diritto di assistere i suoi cari che crepano (per colpa dei vari Speranza) negli ospedali. Tutto si può fare, e tutto si sta facendo per obbligare il popolo alla vaccinazione, allo sterminio di massa, all’eliminazione delle fasce più deboli di popolazione. Ora che le Rsa si sono svuotate, i prossimi in lista sono i minori affetti da disabilità -link- (ovviamente senza il loro consenso). Non rimane che da chiedersi una cosa: a che categoria apparteniamo, e quando arriverà il nostro turno per esser eliminati?
“Non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!” (1 Corinzi 6, 19-20)
“Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno distrugge il tempio di Dio, Dio distruggerà lui. Perché santo è il tempio di Dio, che siete voi.” ( 1 Corinzi 3, 16-17)
Questo è un altro dei motivi per cui stiamo andando verso la nostra stessa distruzione…
"Mi piace""Mi piace"