
Me la immagino così la scena: il ragionier Ugo rappresenta il “fedele tipo”, il Cristiano “Tizio Caio” che si pone di fronte alla mega-chiesucola odierna; Mario e Jorge potrebbero impersonare, rispettivamente, il Direttore Totale Dott. Ing. Gran Mascalzon. Di Gran Croc. Visconte Dragus (il potere dello Stato, totalmente asservito all’europeismo filo-sionista), e il MegaPapa Galattico in persona , il San Duca Conte, Lup. Man., Gran Ladr., Farabut., Multinaz., Figl. di Putt. Berogoglius (il potere spirituale, anch’esso ovviamente, e rispettosamente, inchinato al modello massonico); mentre la cara Gretina potrebbe benissimo interpretare il Direttore Naturale, fanatico della transizione ecologica, quasi democratico con i dipendenti (colei che tutto vede e tutto può, che, con le sue parole colme d’amore, spiega a noi, poveri dementi, come Le abbiamo sottratto il futuro). E io concordo pienamente con il ragioniere. Tutto ciò è una c****a pazzesca! Il perché è abbastanza semplice: tutti e tre concorrono al nostro disfacimento, sostenendosi vicendevolmente come echi continui, e fastidiosamente ridondanti, di un’unica politica degenerata: quella promulgata dal Demonio.
Me ne rendo conto, forse accostare questi tre personaggi alla figura del povero Ugo è troppo, per Ugo ovviamente; già ne ha passate abbastanza per meritarsi di esser anche copia-incollato in una foto con questa marmaglia di basso rango, ma la mia innata cattiveria, e la mia malsana creatività, hanno sentito il bisogno di piazzarli in un’unica vignetta, per quanto irrispettosa (verso Fantozzi s’intende!). Ma da cosa nasce tutta questa mia indignazione (che El Argentino mi perdoni, lui che può farlo)?, e perché la necessità di veicolare tanto risentimento, andando addirittura a scomodare una “stirpe di tal lignaggio”? Il tutto nasce da questo tempo Quaresimale, dove, mio malgrado, mi son dovuto sorbire una continua riproposizione del messaggio promulgato da quelli di “Davos”. In Chiesa! Posso anche accettare che il cittadino medio, mal informato e mal instradato, possa bersi la favoletta che il cambiamento climatico e il Covid siano in qualche modo collegati, ma l’ascoltare (quasi quotidianamente) i Ministri di Dio che battono e ribattono su questo tema mi sembra decisamente troppo. In chiesa non si parla d’altro, la pseudo-pandemia sembra esser diventata il fulcro di ogni omelia, e i non-vaccini vengono sponsorizzati dall’alto con un’insistenza che ha del morboso. Ho trovato perfino dei volantini dove il papa (non ce la faccio a scriverlo maiuscolo, mi spiace) li spaccia come atto di carità, qualcosa di dovuto al Mondo e ai fratelli. Emmobbasta! Una cosa è questo virus da barzelletta, che si è deciso di non curare per tentare di decimare la popolazione, ben altra questione è la Fede. Chiariamo, il Covid esiste, ma non è nulla che la medicina seria non sappia curare: antibiotici, antinfiammatori e altri presidi già ben noti agli Scienziati (degni di questo nome) sono più che sufficienti, ma no!, si deve per forza ricorrere a qualcosa di degenerato come gli intrugli a base di mRNA! Così diventeremo tutti simili alle piante di mais OGM, un po’ umani e un po’ virus, replicanti e riproduttori perfetti di ciò che si prova a debellare. Jorge caro, ma perché non ti occupi un po’ di quello che dovrebbe essere il tuo campo? Perché mai non ti curi di quella che dovrebbe essere la tua più grande preoccupazione: la salvezza delle anime; prima tra tutte la tua, ammesso e non concesso che tu non te la sia già venduta per trenta denari! Un pontefice tanto pusillanime, e asservito al globalismo, non s’era mai visto; un lupacchiotto vestito da agnello che spara sentenze politiche, o che si china di fronte agli idoli e che detesta la sovranità di Cristo: bell’esempio per tutti i Fedeli che credono che tu sia un persona retta! Bella presa in giro, per non dire di peggio! Ma, si sa, chi è contro El Papa è contro la Chiesa, e Frankie non perde tempo a sguinzagliare i suoi scagnozzi per zittire chi non la pensa come lui; il libero pensiero è morto e sepolto. Ormai siamo allo sfacelo, si confonde la salute dell’individuo con la “salute mondiale”, che è una boiata pazzesca anch’essa. E’ un po’ come affermare che se una persona non si vaccina ne ucciderà direttamente altre. Così si toglie ogni sovranità a Dio, non gli si concede la fiducia necessaria a lasciar tutto nelle Sue mani. Forse si è perso di vista il punto nodale della questione: non tutti si possono salvare, non tutti hanno lo stesso destino, e se Dio decide di richiamare a sé qualcuno (secondo noi) anzitempo è solo perché i medici non hanno fatto il loro dovere, o il vaccino è arrivato troppo tardi. Poi, che il vaccino uccida quasi come il virus stesso è trascurabile, l’importante è far di tutto affinché non si arresti l’infanticidio da cui derivano le miracolose fialette che i beoti non vedono l’ora di farsi inoculare. Mi sono davvero stufato di sentire prediche di inetti asserviti al pensiero bergogliano; che sostengono, per dirne una, che “siamo solo Ebrei che hanno creduto”, oppure che “non c’è testimonianza o prova che Cristo sia risorto; o, peggio ancora, che il buio, antecedente all’ingresso del Cero Pasquale durante la Veglia del Sabato Santo, è assimilabile, se non addirittura sovrapponibile, a quello della pandemia. Basta! Basta! Basta! Smettetela con ste idiozie! Il buio ve lo portate nel cuore voi, ministri in terra di Cristo, voi che dovreste essere la guida per le anime erranti sulla Terra, voi che con le vostre mani consacrate osate toccare e distribuire il Corpo di Cristo! Basta! Smettetela, non si può più tollerare questo globalismo pseudo-new age che ci sbattete in faccia ogni qual volta aprite bocca! Cristo non è un Hippie dalle idee bislacche: il Suo messaggio è chiaro, e voi ne state facendo una barzelletta! Le mie povere orecchie ne hanno abbastanza! La sola proposta di privare le acquasantiere del loro Santo contenuto avrebbe dovuto far inorridire ogni prete, vescovo e cardinale che si rispetti; invece no, è stata accettata come una “saggia” devozione ad una dottrina civica che non ha nulla a che vedere con la Fede! Così, al posto dell’Acqua Santa, ci siamo ritrovati i dispenser del disinfettante per le mani! Bella trovata, davvero, un colpo di genio! Nessuno è arrivato a pensare che l’Acqua Santa, in quanto appunto SANTA, ed in grado di allontanare il Demonio, è inverosimile che possa veicolare una qualsivoglia forma di patogeno? E’ follia pura! Siamo stati talmente indottrinati a temere i contagi che si è tolta a Dio perfino la potestà di sconfiggere una malattia che, per stessa ammissione di molti medici, è poco più che un’influenza stagionale! Ripeto, è follia pura! Ma non basta, no, perché al peggio pare non ci sia limite: il nuovo trend è quello di disinfettarsi le mani prima di ricevere la Santa Comunione! Anche in questo caso il solo supporre che L’Ostia (che è CORPO DI CRISTO!!!) possa, in qualche modo, trasmettere la malattia è pura blasfemia! Ma in molti, a quanto pare, non se ne rendono conto e perseverano quotidianamente ad impiastricciarsi le mani con soluzioni che dovrebbero sterminare i germi! Sveglia, branco di dormienti, l’Ostia al massimo può trasmettervi l’Amore di Cristo! Che, per inciso, è andato in Croce proprio per mondarci dai mali, compresa quella fantomatica pandemia che tanto vi affligge e che vi fa tenere quel ridicolo metro di distanza che vi hanno indicato come “necessario” per evitare il contagio! Altra cosa ridicola è l’aver tolto il segno di pace: non ci stringiamo la mano per dichiararci amore reciproco, ma facciamo “a gomituccio” appena fuori dalla chiesa, come una massa amorfa che si saluta tramite un gesto tanto cacofonico quanto inutile. Sempre tutto con le mani impiastrate di quel maledetto disinfettante gelatinoso, dall’odore nauseabondo che risale fin dentro le narici. E poi, in città, magari tutti pigiati nei mezzi pubblici come tante sardine senza cervello, ammassati come i vitelli che vengono portati al macello; come i soldati ammassati nelle trincee del Carso, pronti a lanciarsi tra le braccia della morte perché qualche idiota dei “piani superiori” ha decretato che il loro assalto sia un atto d’amore verso la Patria. Il punto, penso, sia proprio questo: si confonde l’Amore con l’amore. L’Amore, quello con la “A” maiuscola è Dio, e tutto ciò che viene da Dio non può nuocerci; MAI!, mentre l’amore, quello minuscolo, quello umano, è fallibile, manovrabile e soggetto ad ogni manipolazione da parte dei potenti. E’ senso di colpa, non è amore! I Martiri che morivano per Cristo erano inondati del Suo Amore; mentre i poveri fessi che Gli negano la devozione e l’accettazione di quanto Lui ci chiede non sono altro che piccoli esseri che strisciano nel fango dell’ottusità e della menzogna. Si sta stravolgendo il concetto stesso di liturgia, si sta adattando quello che sono le funzioni religiose alle leggi umane più insensate: niente Acqua Santa, ma disinfettati le mani e rimani mascherato come a Carnevale, anche se è totalmente inutile (altrimenti ti faccio la multa); vaccìnati con il sottoprodotto del più bieco sottoprodotto del genocidio di Erode, obbedisci solo alla legge civica dell’uomo; il Governo, l’Ambiente e il Riscaldamento Globale sono i tuoi nuovi dei, non hai più bisogno di quel tale che è morto in Croce per te! << E chi gliel’ha fatto fare?>>, chiedono talvolta i più intraprendenti esemplari di scimmie con cui abbia parlato. Lo ha fatto per redimerci e per riparare a quanto Adamo aveva fatto; lo ha fatto per spalancarci le porte del Cielo, lo ha fatto perché noi potessimo ereditare con Lui il Regno dei Cieli; Regno dei Cieli che ci era stato promesso e che il nostro progenitore, con il suo peccato originale, ci aveva precluso; lo ha fatto per riscattare questa povera umanità dal Male, per lavare con il Suo Sangue ogni colpa che ci portiamo dentro fin dalla nascita. E noi come lo ripaghiamo? Sciacquandoci i palmi con dell’alcool appena prima di accogliere tra le mani il Suo Corpo. Ma, d’altronde, dobbiamo stare tranquilli, tra poco non avremo neppure più questo privilegio: quando quell’impostore vestito di bianco che vive a Roma riuscirà nella sua delirante impresa di demolire l’Eucarestia quello che avremo tra le mani non sarà più il Corpo di Nostro Signore, sarà solo un pezzo di pane azzimo, e, finalmente, avrà un senso lo sterilizzarsi, prima di ingurgitarlo senza troppa attenzione. Quando l’abominio della desolazione si sarà compiuto i germi potranno finalmente proliferare sulla superficie di quell’ostia sconsacrata e priva di Cristo. E potremo (finalmente) ingurgitare con essa ogni sorta di male, di germe o di virus che avremo imparato ad amare e temere.
Da quando mi sono riavvicinato a Dio, e alla sua Chiesa, che non è stata creata dagli uomini, ma dalla Sua Parola, ho trovato degli edifici adornati con ogni sorta di ammennicoli, ma totalmente priva della Sua presenza viva. Vedo preti più interessati a dimostrare quanto (essi) siano preparati sulla dottrina, ho visto fedeli più attenti a mantenere la distanza di sicurezza che a raccogliersi in preghiera; ho assistito a fuggi fuggi non appena la Messa è terminata (sempre che non si incontri qualche amico, e si decida così di “far mercato” raccontandosi i fatti propri di fronte al Tabernacolo). Ho visto una demolizione sistematica di quello che mi è stato insegnato da piccolo, quando non mi ero ancora sporcato nuotando nel mare di fango del mondo odierno; e ora sto assistendo agli ultimi colpi di coda del Male, di quel Male che sta prendendo sempre più piede e che si sta radicando anche nei più insospettabili uomini di Chiesa. Per me il Papa è sempre stato qualcosa di “super malo”, quasi che, essendo il Vicario di Cristo in terra, non fosse soggetto agli errori di noi, gente comune. Invece è proprio da lì che proviene il Male, da quel Bergoglio che rifiuta di prostrarsi di fronte al Tabernacolo e che tenta di riabilitare la figura di Giuda, di quel pazzo che tenta di negare l’esistenza del Peccato. E allora, per tanto così, che senso hanno i Sacramenti, che senso ha la Confessione? Se non esiste il Peccato non esiste nulla che offenda Dio, ridotto al ruolo di un “vecchietto permissivo che abita nei Cieli”. La lezione che ci è stata impartita con la cacciata dall’Eden, a quanto pare, non ci è servita a nulla: l’aver mangiato dell’albero della conoscenza non ci ha resi uguali a Dio, ci ha solo resi uguali a noi stessi: esseri imperfetti, vili vermi nudi che cercano solo di nascondere, al Dio che li ha creati, le proprie vergogne. Bella conoscenza, e bella conquista, non c’è che dire. L’allontanamento dal Paradiso Terrestre, come ci racconta la Genesi, (“Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi, quanto alla conoscenza del bene e del male. Guardiamo che egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, ne mangi e viva per sempre.” Genesi, 3:22) si è reso necessario affinché quell’essere imperfetto, chiamato Uomo, non potesse attingere anche all’Albero della Vita, evitando così che venisse violato il secondo muro che divideva la nostra arroganza dalla fine per autodistruzione. Dio ci ha impedito di poter mettere mano al nostro stesso essere, ci ha impedito di poterci sostituire a Lui, ci ha impedito di perpetrare quello che sarebbe stato il peggiore dei peccati che potessimo commettere: ci ha impedito di poter metter mano al progetto perfetto che già avevamo provato ad intaccare nutrendoci del frutto proibito.

Ci sono voluti millenni di evoluzione (involuzione spirituale, se così la si vuol chiamare) per far sì che questo avvenisse, ma, “finalmente” nell’Ottobre del 2020 anche questo muro è stato abbattuto: “Il Nobel della chimica alle inventrici di Crispr, il metodo per riscrivere il Dna. Sono Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna”. Così si titolava -link-, evidentemente entusiasti della scoperta. Peccato che, proprio questa possibilità di metter mano a quello che è il progetto iniziale (DNA, o Albero della Vita, che dir si voglia), porti con sé innumerevoli dubbi etici e problematiche pratiche. La scusa è sempre la stessa: curare le malattie, “correggere gli errori” e “migliorare le cose”; ma, nonostante i benefici promessi da queste mirabolanti (quanto cieche) soluzioni, anche il problema di base, che esse nascondono, rimane immutato: metter mano a qualcosa che Dio ha sapientemente celato non è cosa buona. Mai. Ora, che negli anni il concetto di lecito sia diventato parecchio soggettivo è cosa nota, ma che si possa addirittura pensare di spacciare queste attività come perfettamente normali non mi pare logico, tanto più che le due signore sono state immediatamente insignite del Nobel; che altro non è che la massima consacrazione alla scienza di questo mondo (regno di Lucifero), in barba a quello che è il Regno di Dio, e soprattutto alle Sue volontà. Il poter riprogettare ed editare a piacimento il DNA sembra proprio l’ultimo passo verso quel tracollo verticale verso cui l’Umanità non vede l’ora di arrivare. Un conto è la Scienza, senza la quale per esempio non potrei accendere una lampadina, ma, molto differente è l’arroganza di chi si vuol sostituire a Dio, sostenendo di poter “riordinare” ciò che, secondo la logica umana, non viene a trovarsi nell’ordine corretto -link- . Lo sbeffeggio verso il Creatore sembra completo, con quest’ennesima torre di Babele puntiamo il dito al Cielo, sfidandolo come se non potesse farci nulla.
Eppure l’ammonimento di non metter mano su questioni tanto delicate è presente fin dalle prime pagine delle Sacre Scritture, dalla Genesi appunto, e viene ricordato anche nell’Apocalisse di San Giovanni. E le conseguenze per chi si senta in diritto di appropriarsene sono inequivocabili e funeste; ma, come al solito, l’Uomo sembra far orecchie da mercante e crede di poter camminare lontano dalla Legge di Dio, illudendosi, per di più, di non dover mai render conto delle proprie colpe. D’altronde ciò non deve stupire più di tanto: i tempi in cui viviamo sono lo specchio fedele di quanto questo allontanamento dalla retta via conduca solo verso la perdizione e l’annientamento. Solo un folle, in malafede aggiungerei, potrebbe negare che stiamo attraversando quelli che vengono definiti come “i tempi prima della Grande Tribolazione”: gli anni cioè che precedono l’Avvertimento, il Miracolo ed il Castigo (chiamati spesso con nomi differenti, ma tutti riconducibili ad eventi non equivocabili, sebbene, per nostra fortuna, di data ignota). Dell’Avvertimento -link- ne ho già discusso ampiamente, mentre degli altri due eventi ne parlerò più avanti, in quanto strettamente collegati al primo, ma, per ora, voglio solo soffermarmi su come tutti e tre questi eventi (noti già da parecchi decenni) vengano taciuti dalla maggior parte di chi ne è a conoscenza, maggior parte che dovrebbe, invece, avere il compito di divulgare. I messaggi che li riguardano provengono da veggenti (laici e consacrati) sparsi un po’ ovunque sul Globo, ma vengono troppo spesso bollati come “satanici” e scaricati anche dalle stesse autorità cattoliche. Forse per paura, forse per menefreghismo, ma, la maggior parte delle volte, per aderire al disegno di chi certamente non vuole la salvezza delle anime. E’ proprio il caso di questo periodo, di questa pandemia e della sequela infinita di morti che porta con sé. Già nel 2004 -link- il mondo era stato informato di quanto ci “sarebbe piovuto addosso”, ma nessuno vi aveva fatto caso. Ovviamente non era chiaro il perché, e il come; ma quello che non era trascurabile era la richiesta di un riavvicinamento a Cristo e alla Chiesa, alla Vergine e alla preghiera. L’Uomo è sempre stato troppo pieno di sé per potersi inchinare dinanzi al Cielo e ai suoi avvertimenti, e le cose non hanno fatto altro che peggiorare, fino a sfociare nel continuo tumulto geopolitico che stiamo patendo sulla nostra pelle. A molti sembreranno anche dei consigli stupidi, ma ritengo che siano gli unici che io mi possa permettere di dare. Pregare è il primo, perché solo la preghiera ci proteggerà e ci rafforzerà in vista di quanto dovremo affrontare; riavvicinarsi a Cristo è il secondo, anche se molte volte i suoi ministri sono tutto fuorché vicini a Lui. Ma quelli sono uomini, e, in quanto uomini sono imperfetti, fallibili e manovrabili, oltre che strettamente controllati dalla gerarchia pontificia (che non tollera nessun dissenso con il pensiero del Gaucho); il terzo, e forse il più importante, è quello di ricorrere al Sacramento della Confessione, perché solo rendendosi piccoli e umili di fronte a Dio potremo sperare di rientrare nelle sue grazie. Lui è Amore, Amore Perfetto e Assoluto, e vuole la salvezza di tutti i Suoi figli, ma noi, in quanto Suoi figli, dobbiamo dargli modo di farci rientrare nelle Sue grazie.
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