
Ho mutuato questa foto dal mese di Febbraio del calendario di Frate Indovino, e, devo dire che più la osservo più mi inquieta. Sì, avete letto bene, mi inquieta. Mi inquieta perché San Francesco sembra un hippie in pieno viaggio mistico, sì ma da lsd. Ora, non è che voglia per forza convincere qualcuno che ci sia alcunché di profondamente sbagliato nel messaggio che trasmette, anzi, lo trovo nobilissimo, è chiaro che il Santo stia sorreggendo il Mondo, che lo stia salvando; e, dal saio, è palese che si tratti del Santo di Assisi; ma, quello che proprio non riesce a trovare una sua collocazione all’interno della mia piccola mente irrazionale ed educata ad una visione leggermente più teocentrica, è il fatto che davvero potrebbe trattarsi di un hippie in piena estasi da acido lisergico. Se mi avessero propinato questa foto e non mi avessero avvisato del supporto cartaceo su cui è stata stampata, difficilmente la ricollegherei a qualcosa di così strettamente religioseggiante, e, soprattutto faticherei non poco a credere che si tratti davvero di un’immagine tratta dal ben noto calendario. Passi il saio, che è indice di non laicità, ma a parte quello non c’è altro. Si, beh, certo l’eterea luce che filtra dallo sfondo ci può far sottintendere che si tratti della Grazia di Dio che fa capolino alle spalle del Santo, ma ci si deve mettere ben d’impegno per arrivare a questa conclusione. Dal calendario mi sarei aspettato una più marcata esternazione di fede: che so, magari una Croce, anche piccola, magari nascosta in qualche campitura secondaria del disegno; ma nulla. Il piccolo frate hippie che sorregge il mondo è perfettamente in grado di reggere la Terra, l’aiuto divino del Cristo è totalmente superfluo. Dalla religione ormai più nessuno ci si aspetta niente, sono tutte parole vecchie, stantie come le omelie dei preti che celebrano in maniera svogliata, che tralasciano metà dei riti che dovrebbero distinguerli dai laici che avrebbero il compito di indirizzare, guidare e consigliare. E così anche la più piccola esternazione di fede, il più piccolo segnale che la Croce sia il simbolo del Redentore diventa superflua, stantia, e non degna di troppa attenzione. Il clima, l’ecosistema e la fame nel mondo sono i veri problemi. L’orso polare che non ha più ghiaccio sotto alle zampe, l’Amazzonia che brucia, sono questi i veri rompicapo dell’Uomo Modernista Ecologista Disfattista e Cieco. Ma, a ben vedere, tutti questi problemi sono figli di una coppia di genitori degeneri: l’immoralità (la madre) e il dio denaro (il padre). Se questa miserevole coppia non figliasse ogni giorno, forse l’orso polare avrebbe ancora ghiaccio sotto le zampe e L’Amazzonia non brucerebbe. Ma, tranquilli, il santucolo in foto regge il mondo; l’uomo si è sostituito a Dio e la sua morale relativista ci porta a credere che Dio sia superfluo. Gli Uomini salveranno se stessi e il mondo; ovviamente quello stesso mondo che stanno massacrando proprio per mancanza di etica e fede. Quindi, o sono del tutto rincretinito e solo io vedo un nesso tra mancanza di fede e lo sfacelo immorale ed ecologico che ci circonda, oppure qualcuno sta proprio instradando il nostro pensiero su canali che ci porteranno a disconoscere totalmente la nostra necessaria dipendenza dal Creatore. Trovo proprio strano che nessuno in Redazione abbia detto al disegnatore: “Ma.. che so, e buttacela una croce da qualche parte, sai magari tanto per ricordare che tutti i santi del mondo non varrebbero una cicca se non avessero avuto un’incrollabile fede in Dio, e il loro operato sarebbe stato poco più che quello di uno dei molti predicatori di fumo che si sono avvicendati nei secoli”. Ma, ho notato con grande dispiacere e preoccupazione, che ormai ci si vergogna della Croce, anche se Gesù ha fatto di tutto per farci comprendere che sia quella l’Unica Via per la Salvezza. Ha un bello sbraitare Greta, ha un bel da fare a prendersela con non sa nemmeno bene lei chi, a sparare sentenze che le sono state indottrinate da gente che la sta strumentalizzando esattamente come l’immagine del fratucolo (che mi permetto di dileggiare visto che, senza croce, potrebbe essere davvero un hippie sballato) che mi sono permesso di postare. L’ambiente è l’unica cosa da salvare, chi se ne importa della salvezza delle anime? In fondo Gesù è solo andato in Croce per ricordarcelo; ma la gente, parlo in generale e a grandi linee, si è convinta che si possa salvare l’intero ecosistema solo con un’attenzione maniacale alle emissioni zero, vero mantra dei giorni nostri; e completamente tralasciando il lato morale della questione. Non vorrei diventare ripetitivo, ma qualcuno (in tempi decisamente non sospetti) soleva dire “repetita iuvant”: provare a salvare l’Ecosistema trascurando la moralità è un po’ come pretendere di far atterrare un aereo privo di ali. Il punto nodale è che ormai i Signori Governanti del Mondo, vale a dire le banche, le multinazionali e tutti i capi di stato devoti al nostro ormai irrinunciabile stile di vita laico, stanno provando a convincerci che proprio lo stile di vita che ci stanno vendendo da anni come panacea per la tristezza dilagante che coglie sempre più gli uomini sia da modificare radicalmente, da sopprimere e da resettare. Si, verissimo, ma se per anni ci avete convinto che quella era la strada da seguire, ora non vi sentite almeno un po’ ipocriti nel criticare tutto ciò che finora ci avete venduto come oro colato? A me pare proprio una contraddizione in termini stretti, qualcosa che esula anche dalla più basilare forma di ragionamento: è come sponsorizzare per anni una bevanda, attribuendogli proprietà magiche, per poi far bruscamente marcia indietro non appena qualcuno si rende conto che si è dimenticato di cancellare la cicuta dalla lista degli ingredienti. E pur di non dover tornare sui propri passi ci si affanna a dire che la cicuta forse non è così mortale. Socrate è morto di noia, o forse una macchina lo ha investito mentre non attraversava sulle strisce pedonali; e comunque è colpa sua. Colpa nostra chiaramente, siamo noi i Socrate che hanno deciso di auto mettersi al tappeto con una serie di sorsate sempre più lunghe di veleno; che qualcuno ci ha sapientemente spacciato per medicina miracolosa. Qualcuno ogni tanto parla, fa capolino dall’oblio per così dire, e, per fortuna aggiungerei io, esiste qualcuno che, come il giornalista Rowan Dean (Sky News Australia), ci mette in guardia sui piani di certi signori altolocati, tra cui il caro Klaus Schwab e la sua cricca di mercenari visionari, che sono convinti di poter azzerare tutti i problemi del mondo solo con la pressione di un semplice tasto: IL GRANDE RESET; che sembra più un’utopia ridotta a barzelletta di quart’ordine che una vera e propria strategia per l’annullamento della nostra libertà individuale. Ma i piani sono quelli: riduzione della nostra libertà individuale (lockdown tanto inutili quanto dannosi), abolizione della proprietà privata in favore di una proprietà collettiva che genera denaro e felicità infinite (modello comunista che, tanto per citare una Nazione a a caso, funziona già egregiamente in Cina) e furto legalizzato del futuro dei figli di quest’epoca, che si troveranno a calpestare un mondo che non avrà più nulla di umano o di empatico. Il grandioso smart working, anche se sarebbe meglio chiamarlo schiavitù a distanza, è solo il primo passo verso una spersonalizzazione programmatica delle emozione umane, tutte filtrate dallo schermo del computer, che ci dà solo l’illusione di muoverci in un mondo tridimensionale, anche se, a tutti gli effetti i pixels esistono in un universo a due dimensioni, totalmente scevro di ogni barlume di sensatezza. Prima era un metro di distanza, come se un virus (a detta loro il più letale che l’Umanità abbia mai incontrato, anche se in realtà fa meno morti di una qualunque influenza stagionale) potesse esser fermato da restrizione orarie o da un po’ di aria interposta tra due individui, o come se le ormai tristemente note mascherine potessero impedire all’agente patogeno di penetrare nei nostri corpi. Tanto per ricorrere ad un’ennesima similitudine, è come voler fermare un proiettile con una rete da pesca. Lo so, a questo punto molti penseranno che questa sia follia pura, ma tant’è. E poi, in barba a a chi dice che per avere un vaccino stabile servano dai 3 ai 5 anni di sperimentazione, sono iniziati magicamente a piovere da un giorno all’altro le peggio fialette di intrugli chimici, zuppi di nanotecnologie e sviluppati su alteratori genetici impossibili da controllare. Ma ci dicono che sono la salvezza, anche se non sono vaccini in senso stretto, e ci spiegano che un qualcosa che modifica l’Rna sia del tutto plausibile ed accettabile. Così diventeremo tutti un po’ umani e un po’ Covid 19, trasmettitori e replicatori dell’agente patogeno, cavie da laboratorio che vagano per il mondo imbottiti delle peggiori schifezze prodotte nei laboratori delle industrie più raccomandabili. Forse, qualcuno insinua, le stesse che si sono accordate per non dare una risoluzione al problema. Ma qui si cade nel complottismo più becero, non supportato dai dati, e le acque diventano torbide, rendendo molto difficili le indagini. Peccato che i casi di morte conseguenti ai “vaccini” siano di gran lunga superiori ai danni che il famigerato Corona Virus (parente stretto di quello dell’innocuo raffreddore) provochi in archi di tempo simili. Ma ritorniamo per un attimo al Grande Reset, all’idea che schiacciando un tasto tutto possa tornare magicamente a posto, che la povertà nel mondo sparisca come per magia, che l’aria torni pura come al tempo dei dinosauri, che ogni male sulla Terra venga annichilito da quattro scalcagnati pensatori che si sono messi in testa di avere la risposta ad ogni quesito esistenziale sul quale gli uomini si arrovellano da generazioni. Il convegno che si terrà in Svizzera, a Davos, si intitola appunto Davos 2021: The Great Reset, ed è l’occasione tramite la quale il WEF (World Economic Forum) si ripropone di resettarci tutti. Dalle fondamenta. Personalmente questo mi terrorizza, anche perché è esattamente quello che ho intravisto nell’immagine aberrante di un San Francesco che sorregge il mondo senza il supporto della Croce di Cristo. Se questa gentaglia si è infiltrata fin nel profondo della Chiesa, a tal punto da plagiare le menti di chi non si accorge di quanto questa invasione sia crudelmente capillare e volta solo al nostro allontanamento dalla retta via, non mi stupisce che mezzo mondo stia osannando come il nuovo Salvatore in Terra un signor Nessuno come l’Apostata Francesco, pardon Papa, giunto dal nulla, presentatosi al mondo senza la ben che minima fede in Cristo, e votato solo ed esclusivamente alla demolizione di ogni caposaldo della cristianità. Non era già abbastanza grave permettere la modifica blasfema della formula del Padre Nostro, che è Parola di Dio, ma ci si è spinti fino a limiti mai toccati prima (nota bene non dai Papi, ma dai peggiori terroristi e criminali religiosi) e difficilmente ipotizzabili prima dell’abdicazione forzata dell’Unico Vero Papa: Benedetto XVI. La riabilitazione di Giuda e l’abolizione del peccato, ottenuta svendendo la Misericordia di Dio e nascondendo la Giustizia divina (così le persone, senza ormai più freni, si sentiranno libere di peccare e di compiere il male), la quasi mistificazione di Lutero, l’insensata ostinazione di Frankie The First nel non volersi inginocchiare di fronte al Tabernacolo, sembrano solo il preludio a qualcosa di ben più grave e deleterio per l’Umanità intera. Nessuno si sognerebbe mai di andare a ritoccare il teorema di Pitagora: quello è, e quello sarà per il resto dei Tempi, ma ci siamo permessi di lasciare che stravolgessero il senso profondo della preghiera più importante della Cristianità, come se nulla fosse tra l’altro, e sotto l’egida accondiscendente di uno stuolo di religiosi senza attributi. L’affermare “NON CI INDURRE IN TENTAZIONE” è ben diverso dal blasfemo e tremendo “NON CI ABBANDONARE ALLA TENTAZIONE”. E’ semplicemente un abominio contro Dio, che è Amore Totale e che non ci abbandonerebbe mai alla tentazione, anche se lascia che ogni suo figlio compia il suo percorso di redenzione, donandogli il libero arbitrio e la più totale libertà d’azione. LUI sa cosa sia giusto per ognuno di noi, e noi, tanto per ripagarLo del dono che ci ha fatto offrendoci il suo Figlio Prediletto, lo dileggiamo ogni giorno recitando una preghiera che non ha più nulla di sacro, ma che suona solo come uno sbeffeggio demoniaco alla Sua bontà infinita; tutto questo mentre il Falso Profeta se la sghignazza e progetta il più grande passo falso nella storia dell’Umanità. Si, perché il punto è proprio questo: che non è finita qui! Il fine ultimo è distruggere il Miracolo della Transustanziazione, cioè annullare il significato profondo dell’Eucarestia cambiando le parole della consacrazione del pane e del vino, che non saranno più vero Corpo e vero Sangue di Cristo. Le Chiese diventeranno templi satanici, dove si celebreranno culti indegni e blasfemi, e ogni Cristiano Cattolico degno di questo nome dovrà tenersene alla larga come si venisse a trovare dinanzi ai lazzaretti infestati dalla peste manzoniana.
Quando dunque vedrete l’abominio della desolazione,
di cui parlò il profeta Daniele, stare nel luogo santo – chi legge comprenda – … Pregate perché la vostra fuga non accada d’inverno o di sabato.
(Mt. 24, 15-20)
Sull’ala del tempio porrà l’abominio della desolazione e ciò sarà fino alla fine, fino al termine segnato sul devastatore
(Dn. 9, 27)
Queste parole (le prime dal Vangelo di Matteo, le seconde direttamente riprese dal Profeta Daniele) sono il segno lampante che quanto stia per accadere collimi perfettamente con i piani demoniaci di quell’essere ignobile che ha osato fregiarsi del titolo di Papa, e che tutto è fuorché un Ministro di Dio, figurarsi l’erede di Pietro. Il nostro caro e beneamato pontefice farlocco, tanto tollerante e dall’atteggiamento tanto “friendly” (tanto da sembrare lui il fratucolo hippie nell’immagine che ho pubblicato all’inizio), si è premurato di apparire talmente simpatizzante per tutto ciò che di aberrante esista al mondo da divenire lui stesso il carnefice di ogni caposaldo che la Chiesa dovrebbe aver la forza ed il dovere morale di non svilire. L’aprire in maniera tanto plateale ai musulmani più estremisti (ed inginocchiarsi di fronte a loro), alle nozze omosessuali, alle unioni civili, sono tutti atteggiamenti che ci si aspetterebbe da un pseudo-comunistoide dalle idee tanto confuse quando balzane, uno che va un po’ dove tira il vento e che si arrabatta per far contenti un po’ tutti. Ma, come ben la Storia ci insegna, la Santa Chiesa non deve esser conciliante, deve essere come un assioma di Matematica, Vera ed Immutabile nei suoi punti chiave; in caso contrario si perde il significato stesso di punto di riferimento per l’Umanità. Battiato cercava un centro di gravità permanente, ebbene: Cristo lo è per l’Umanità e per l’Universo intero, lo è stato e lo sarà per sempre, non ha certo bisogno che la Sua dottrina perfetta venga messa in discussione da un signor nessuno pilotato dalle banche e dalla Massoneria. Forse un anno di mascherine forzate (inspiegabilmente obbligatorie anche per chi ha subito la libera violenza del vaccino e che non si capisce come mai debba ancora portarle, visto che dovrebbe esserne immunizzato), di lockdown sempre più stringenti e deleteri per le economie, e di continui stati di psicosi indotti nella gente comune e poco informata (basti guardare tutti quelli che girano in macchina da soli con i finestrini sigillati e la loro ridicola mascherina tirata fin sotto gli occhi), ci stanno restituendo una visione della realtà che ha ben più poco di reale; ma il non accorgersi che qualcosa non quadra sembra proprio sintomo di una cecità collettiva sapientemente indotta e perpetrata. Ma c’è (forse) poco da stupirsi, molti si affidano ad una classe politica che ha calato le braghe (non ultimo quel Salvini che per tre ministri inesistenti ha abbandonato la Meloni ad un’opposizione tanto solitaria quanto degna di stima) e che strizza l’occhio ad una politica papale criminosa e corrotta, che certo non agevola chi si è sempre affidato alla Chiesa come punto fisso contro il Male. Ma cosa ci si può aspettare da un personaggio come Frankie The First, il Papa Friendly, che si reca in Irak a racimolar figuracce (e secchi no da parte di Al Sistani) elemosinando attenzioni sulla questione israeliana, o che ha tra i suoi estimatori (ed estimati) personaggi del calibro dei sunniti del Golfo, per non parlare di quel sant’uomo, a mezzo servizio cerebrale, chiamato Joe Biden (che è tornato a sterminare le milizie sciite come terroristi e che si è subito premurato di tornare a bombardare tutto quello che il cattivone Trump aveva DECISO DI SMETTERE DI BOMBARDARE); oppure la signora Rotschild e la sua corte di miliardari dal WEF; o ancora la vergognosa alleanza strategica ecologista mascherata dietro ai nobili intenti del Grande Reset. Ma se tutto questo non fosse sufficiente a farci inorridire rimangono ancora i grandi media, per i quali “sciiti” significa “terroristi pagati dall’Iran”; e, tanto per concludere in bellezza e senza farsi mancare un bel non colpo di scena, i Lubavitcher, in favore dei quali voleva completare l’opera di legittimazione dello stato razziale ebraico. Ora, non c’è da stupirsi che il Mondo stia andando a rotoli: Stati e Chiesa concorrono apertamente per il Male; gli attacchi diretti a Dio, a Cristo e alla sua Sacra Istituzione Cattolica sono sempre più palesi, e chi dovrebbe schierarsi a difesa della nostra Fede fa orecchie da mercante (nel migliore dei casi). Ma, statene certi, Dio non starà a guardare la Sua Creazione che si autodistrugge, porrà un freno a tutta questa follia, e, come ho scritto nel mio pezzo precedente, porrà fine a tutto ciò, per ridonare Luce ad un mondo che agogna ossigeno, Fede e Speranza. L’Avvertimento sarà solo il primo passo di questo processo, e, alla fine, chi sarà ancora degno di esser annoverato tra coloro che Gli son rimasti fedeli, potrà godere di una gioia ed una pace incalcolabili, specchio fedele dell’Amore Universale che Solo il Creatore sa, da sempre, riservare alle sue piccole creature imperfette.
Bergoglio è il falso profeta precursore dell’anticristo. Ecco svelata la prima bestia di cui parla l’Apocalisse al capitolo 13
“Ma chi persevererà sino alla fine, sarà salvato. […] E se quei giorni non fossero abbreviati, nessun vivente si salverebbe; ma a causa degli eletti quei giorni saranno abbreviati.” (Mt 24, 13.22)
Restiamo tenacemente attaccati a Cristo nella preghiera e col buon comportamento, sperando di essere annoverati nel numero degli eletti. Certo i tempi sono bui, ma abbiamo la certezza che la vittoria è già stata conseguita da Nostro Signore e dalla sua Santissima Madre Immacolata.
“In patientia vestra possidebitis animas vestras”. (Lc 21,19)
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